La sicurezza non è frutto del caso, ma una scelta cosciente e oggi necessaria.

Allo stesso modo non possono essere casuali e improvvisate le scelte di chi produce sistemi di sicurezza.

Negli ultimi anni c’è stata una forte richiesta di porte blindate, che ha indotto moltissimi installatori, taluni anche improvvisati, ad offrire innumerevoli risposte con svariate soluzioni.

In questa situazione si è persa di vista, per ovvi scopi speculativi, la differenza fra BLINDATO e RINFORZATO.

Cerchiamo di semplificare ripristinando chiarezza; per porta rinforzata s’intende una porta con struttura in legno sulla quale viene applicata una lamiera in acciaio e vengono installate delle serrature aggiuntive a più punti di chiusura.

La porta blindata deve essere interamente in acciaio, compreso il telaio che deve essere ancorato nel muro. La lamiera esterna deve essere di almeno 3 mm con un rinforzo, a protezione delle serrature, di una lamiera al manganese un particolare materiale che rende assai difficile la trapanazione. Ci devono essere anche idonee “nervature” che sono delle particolari pieghe date alla lamiera che hanno lo scopo di conferire maggiore robustezza a tutta la porta.

Un altro particolare importante da non sottovalutare sono le serrature, che costituiscono la parte vitale di una porta blindata, ma che troppo spesso, è incredibilmente trascurato. Una porta blindata sia pur dotata di una robustissima struttura ma con serrature di scarsa qualità, risulta essere una porta estremamente vulnerabile anche a maldestri tentativi d’effrazione.

Una buona porta blindata deve avere almeno due serrature di ottima qualità; uno o due DEFENDER, che è una particolare campana d’acciaio speciale, a protezione dei cilindri, anche per quelli considerati d’alta sicurezza.

Può avere anche una coibentazione interna, anche se l’uso di pannelli in legno interni ed esterni con uno spessore maggiorato forniscono già una buona resa sia a livello acustico, che termico.

Data la forte richiesta, la maggior parte delle ditte produttrici si sono attrezzate per la produzione di numeri elevati di porte blindate, avvalendosi di macchinari che forniscono strutture in “scatolato” di lamiera piegata; la velocità di produzione aumenta, con la conseguente riduzione di costi. Purtroppo in questi casi, la facilità di realizzazione è inversamente proporzionale allo spessore delle lamiere usate (solitamente da 0,8 a 2 millimetri) e quindi alla robustezza della struttura dell’intero manufatto.

Quindi ultima considerazione, non meno importante è su chi ci si affida per l’acquisto di una porta blindata.

Ci deve essere la massima fiducia nel venditore che deve essere competente, onesto e con un’esperienza pluriennale nel settore della sicurezza. Bisogna comunque visionare il prodotto, valutarlo personalmente e lasciarsi guidare, per capire le reali esigenze e per avere una porta blindata con i dovuti criteri di sicurezza.